Rinunciano alla vacanza e al completo relax, decidendo di lavorare o dedicarsi allo studio. Complice l’emergenza sanitaria, per molti ragazzi sarà un agosto fatto di rinunce e sacrifici, nella speranza di garantirsi un futuro migliore. È questo l’approccio all’estate dei giovani studenti e neolaureati emerso da uno studio*. Il 38% dei ragazzi trascorrerà le vacanze lavorando o alla ricerca di un impiego, mentre solo il 25% si prenderà “il lusso” di dedicarsi al completo relax, mentre una cospicua percentuale (31%) non tralascerà lo studio ad agosto. Divisi da uno stato d’animo che alterna l’essere ansiosi e apprensivi ad un atteggiamento più fiducioso e positivo verso un futuro ancora incerto, il 39% ha intenzione di trascorrere il mese di agosto in città, concedendosi al massimo qualche giorno di stop durante il weekend di Ferragosto. Oltre sei studenti su 10 (64%) rinunceranno al viaggio post-esame programmato a inizio anno. I motivi? Principalmente l’incertezza dovuta alla pandemia (37%) e il voler restare vicino alla famiglia (25%).
L'approccio all'estate
L’estate è arrivata, ma con quale stato d’animo s’apprestano a viverla i giovani italiani? A causa dei mesi vissuti nell’incertezza causa pandemia, essi provano principalmente sentimenti di apprensione (61%) e ansia (54%) pensando a ciò che potrà accadere da settembre. Una cospicua percentuale (41%) si dice invece motivata e positiva, conscia probabilmente che, nei periodi di crisi ed incertezza, sono le menti più brillanti e le personalità più coraggiose ad aver maggiori probabilità di emergere.
Dove andranno gli studenti quest’estate? Nonostante un giovane su tre avesse programmato una vacanza ad agosto già a inizio anno, la maggioranza (64%) rinuncerà al viaggio estivo e il 39% ad agosto resterà in città, concedendosi al massimo una partenza “last second” nel weekend di Ferragosto. I motivi sono la paura che la curva dei contagi aumenti nelle località di villeggiatura (37%) e la voglia di testare vicino a genitori e parenti (25%) in questo periodo per tutti delicato. Chi decide di partire (29%) lo farà principalmente in Italia (65%) e a ranghi ridotti (il 49% partirà con un piccolo gruppo di amici selezionati, il 25% al massimo con un paio di persone).
Cosa faranno i giovani ad agosto
Cosa faranno i giovani durante il mese di agosto? Il 38% dei ragazzi trascorrerà le vacanze lavorando o alla ricerca di un impiego, mentre solo il 25% si concederà un mese all’insegna del completo relax. Tra le due percentuali si inserisce il 31% di coloro che studieranno ad agosto per non farsi trovare impreparati a partire da settembre.
Coloro che scelgono di lavorare? La maggior parte (37%) cercherà un’occupazione come cameriere all’interno di bar o ristoranti vicino casa. Mentre i più “temerari”, ovvero coloro che si sposteranno dalla città di appartenenza alla ricerca di un impiego stagionale, decidono di lavorare come hostess o animatori all’interno di villaggi turistici (34%).
Cosa spinge un giovane studente a lavorare in estate? La voglia di raggiungere un’indipendenza economica la fa da padrona: la maggioranza (32%) sente l’esigenza di sostenere le spese da fuorisede, altri (29%) avvertono l’urgenza di pagarsi la retta d’iscrizione universitaria o al master di specializzazione, mentre il 22% pensa all’immediato, ovvero al racimolare qualche soldo per pagarsi le vacanze estive o anche solo un weekend lampo per godere del giusto relax. Una volta terminata l’estate, cosa faranno? Il 37% proseguirà o comincerà l’attività formativa attraverso università o master, il 25% si lancerà subito nel mondo del lavoro, mentre i più lungimiranti (32%) alterneranno lo studio ad attività di stage per inserirsi il prima possibile nel mondo del lavoro.
*condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analisys) su circa 1.500 tra laureati e studenti attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community per capire bisogni e aspettative per l’estate 2020.
di Prisca Peroni
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