Uno studio Althesys testimonia il ruolo strategico delle aziende come acceleratori del sistema economico e dell’occupazione
MILANO – Creare valore condiviso per far crescere l’Italia. Lo scorso 22 gennaio a Milano si sono incontrati alcuni dei esperti del panorama socio-economico nazionale per fare il punto sugli effetti della recessione e sulle previsoni di ripresa, non solo a livello italiano, ma anche mondiale ed europeo. All’incontro hanno preso parte Francesco Daveri, Economista, Emilio Reyneri, Sociologo del Lavoro, Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino, e Alessandro Marangoni, Amministratore Delegato di Althesys.
CRESCITA E SOSTENIBILITA’ SOCIALE- Nel quadro fornito - dove il contesto economico si riflette sul piano sociale, con un calo del benessere e un livello crescente di disoccupazione - emerge prepotentemente la necessità di ridisegnare i modelli economici, puntando sempre più su politiche orientate alla crescita e al contempo alla sostenibilità sociale.
CREARE VALORE CONDIVISO- Durante l’incontro il Gruppo Sanpellegrino, una delle più significative realtà nel campo del beverage in Italia, ha presentato l’analisi del valore che le sue attività hanno generato lungo l’intera filiera nel 2012, in Italia, e le relative ricadute sull’economia del Paese. Secondo la logica della creazione di valore condiviso, per Sanpellegrino la chiave del successo è creare valore sia per sé e per i propri azionisti, che per la società in cui opera, apportando benefici concreti alle persone, all’economia e al territorio. Lo studio, condotto dall’Istituto Althesys, è una misurazione dei risultati dell’approccio adottato dal Gruppo Sanpellegrino, la cui produzione è interamente radicata in Italia.
I NUMERI- Considerando tutti gli attori della filiera di Sanpellegrino, il valore creato nel 2012 in Italia è 1,1 miliardi di Euro, pari a circa lo 0,10% della produzione industriale nazionale e a 2,4 volte il fatturato stesso di Sanpellegrino in Italia (465 milioni di Euro). Questo dato si compone del valore aggiunto generato dai fornitori del Gruppo (agricoltura, industria e servizi), pari a 208 milioni di Euro, da Sanpellegrino stesso, pari a 448 milioni di Euro, dal sistema logistico, pari a 77 milioni di Euro, e dai canali distributivi, pari a 371 milioni di Euro.
VOLANO PER L’ITALIA- Dell’1,1 miliardi di Euro totali,258 milioni di Euro è il contributo dell’export al valore condiviso creato nell’intera filiera in Italia. “Le caratteristiche “Made in Italy” dei prodotti Sanpellegrino sono, infatti, un importante volano per la creazione di valore nel nostro Paese: le vendite all’estero sono una componente essenziale, in quanto i prodotti sono realizzati in Italia e generano anch’essi valore aggiunto e occupazione a livello nazionale.”, spiega Alessandro Marangoni, AD di Althesys. Tutta la filiera coinvolge circa 4.550 aziende che, nel corso del 2012, hanno portato occupazione a 7.000 persone in Italia, pari allo 0,17% degli impiegati nell’industria italiana. Quasi 1.600 sono i dipendenti diretti di Sanpellegrino e ciò significa che, per ciascuno di loro, sono stati creati 3 posti di lavoro. “In uno scenario economico-sociale difficile, è di cruciale importanza riattivare i moltiplicatori dei posti di lavoro, scommettendo sui settori e le aziende trainanti, perché diventino la leva del successo delle realtà che ruotano attorno ad essi.”,afferma l’Economista Francesco Daveri.
L’OCCUPAZIONE FEMMINILE- In Italia, secondo l’indagine Istat sulle forze di lavoro, il tasso di disoccupazione ha, nel 2013, superato il 12,5%, livello mai raggiunto dagli anni Settanta, ma superiore solo di un punto percentuale alla media UE.“Lo scenario appare, tuttavia, meno consolatorio se guardiamo, non al tasso di disoccupazione, ma a quello di occupazione- spiega Emilio Reyneri, Sociologo del Lavoro -che è inferiore di quasi 10 punti percentuali alla media UE: 55% contro 65%, secondo Eurostat. Escludendo Grecia, Spagna e Croazia, tra i 28 paesi UE, l’Italia è quello che crea meno occupazione. Ciò si deve soprattutto alla bassa occupazione femminile; e con la crisi il divario con la maggior parte dei paesi UE si è accentuato”.
LINK TRA TERRITORIO E IMPRESA- Il Gruppo Sanpellegrino genera, quindi, nuova occupazione, portando benefici alle imprese e al sistema economico nazionale nel suo complesso, con ricadute a cascata sul PIL e sui consumi, e, nel corso del 2012 in Italia, ha portato una contribuzione fiscale pari a 390 milioni di Euro. Il dato si riferisce all’intera filiera ed è stato calcolato attraverso le imposte pagate dalle imprese, dai lavoratori e dai consumatori italiani. “La creazione di valore condiviso ha permesso, a noi di Sanpellegrino, di creare un link virtuoso e biunivoco tra qualità del territorio e competitività dell’impresa. Come azienda che imbottiglia acqua minerale siamo, infatti, depositari di una risorsa strettamente legata al territorio, che non può essere delocalizzata, e che quindi ci permettere di accrescere e accelerare la competitività del paese.”, conclude Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino.
SOSTENIBILITA’ SOCIALE- In questo scenario, sta crescendo nelle imprese la consapevolezza che non è sufficiente creare valore, ma che è necessario che questo sia condiviso con l’insieme degli stakeholder, attraversando l’intera catena del valore di cui ogni impresa è parte, fino a giungere al consumatore finale: l’impresa rimane, dunque, il motore dello sviluppo economico, ma la visione è sempre più improntata alla responsabilità e sostenibilità sociale nel lungo periodo.
aggiornato il 27 gennaio 2014