MILANO – Nell’ambito della recente Design Week 2018 di Milano è stata presentata l’inedita ricerca “La sfida della plastica: una gestione intelligente per un materiale intelligente. Il valore sociale della plastica nell’economia circolare” condotta dal Censis per Corepla.
Una fotografia dell’opinione degli italiani – 1.000 il campione rappresentativo – su plastica e riciclo, un’analisi della percezione del valore sociale della plastica oggi in diversi ambiti: gli imballaggi, la conservazione degli alimenti, gli articoli per la casa, l’high tech/l’informatica, la sanità, l’igiene, lo sport, il design, l’arredamento, il vestiario e gli accessori moda.
I dati
Per il 96,6% degli Italiani la plastica è fondamentale in almeno un ambito tra quelli sopra elencati e la quota sale al 98,6% tra i Millennials e al 97,3% tra i laureati. Un 3,4% non la considera fondamentale.
Nel dettaglio: il 46,5% degli Italiani giudica il suo impiego insostituibile per gli imballaggi in generale, perché la valutano come indispensabile per il trattamento, stoccaggio, trasporto, protezione e conservazione dei prodotti.
Il 40,6% degli Italiani la considera fondamentale nella conservazione degli alimenti. Il 33,8% indica gli articoli per la casa, la quota sale a 44,1% tra le casalinghe.
Il 29,2% degli Italiani indica l’high tech come ambito in cui la plastica è fondamentale, rendendo i dispositivi tecnologici più leggeri, colorati, con un design attraente e a basso impatto energetico.
Il 27,1% indica la sanità come ambito di utilizzo della plastica per garantire livelli di eccellenza nelle prestazioni sanitarie.
Il concetto di utile
Proseguendo nei dati emersi dalla ricerca Censis, ‘utile’ è il primo aggettivo che la plastica evoca nell’immaginario degli Italiani.
L’utilità come requisito primo, il primato del valore d’uso nella percezione sociale indica il ricorso alla plastica come contributo positivo alla qualità della vita e al benessere delle persone.
Versatile perché si individuano le capacità di questo materiale di aderire ad una molteplicità di esigenze e funzioni e infine riciclabile, definizione strategica sia rispetto al nuovo contesto di valori della sostenibilità che rispetto alle soluzioni decisive per far dispiegare il valore della plastica nella contemporaneità.
Emerge che sono i Millennials a sottolineare in misura maggiore che la plastica è soprattutto utile con il 24,8% a fronte del 20,9% di Baby Boomers e del 22,7% degli Aged. Versatile con il 18% rispetto al 17% dei Baby Boomers e al 6,4% degli Aged.
Il tema dell’abbandono della plastica nell’ambiente e nel mare viene affrontato dai rispondenti come pratiche negative che non permettono il riciclo e il riutilizzo.
Il riciclo della plastica
Secondo la ricerca Censis il 96,4% degli Italiani sa che gli imballaggi in plastica possono essere riciclabili per dare origine a nuovi materiali, il 74,5% ha conoscenza puntuale dell’attività di riciclo degli imballaggi, il 21,9% ne ha una conoscenza generica, il 3,6% non è a conoscenza della riciclabilità degli imballaggi in plastica.
Ad averne una consapevolezza più alta sono le donne (75,3%), i laureati (78,2%) e i residenti nelle Regioni del NordEst (81,4%).
L’indagine ha consentito di andare oltre l’analisi dei soli gradi di conoscenza della riciclabilità e di valutare l’importanza che gli Italiani attribuiscono alla riciclabilità e al reimpiego di questo materiale.
Il 74% dei cittadini intervistati giudica utile il riciclo della plastica, ne consente il riutilizzo e la emancipa dall’inquinamento dovuto all’abbandono. È inutile per il 9%, al riciclo è necessaria la partecipazione di tutti i cittadini e le imprese per il 16,3% degli Italiani.
Gli effetti del riciclo
Oltre al grado di conoscenza e all’utilità percepita dal riciclo, si è analizzata la consapevolezza relativa ai vantaggi che esso è in grado di generare.
Il 51,9% degli Italiani, quota che sale al 54,8% dei residenti nei Comuni con oltre 100.000 abitanti, ritiene che il riciclo sia importante per la riduzione del volume dei rifiuti e del numero delle discariche, il 47,4% per il risparmio energetico, il 46,2% per la produzione di nuove materie prime, il 21,9% per l’innovazione tecnologica.
Sottolineano in misura maggiore l’impatto innovativo del riciclo i Millennials (27,9%) e i laureati (25,2%). infine la matrice dei vantaggi indotti dal riciclo della plastica è ampia e ne hanno una diffusa consapevolezza il 77,4% degli Italiani.
di Alessandro Conte
30 aprile 2018
credits: fotolia