Riciclo bioplastiche, sperimentato un nuovo metodo a base vegetale - In a Bottle

Riciclo bioplastiche, sperimentato un nuovo metodo a base vegetale

Gli scienziati delle Università di Birmingham e Bath hanno pubblicato i risultati su un nuovo metodo di riciclaggio chimico per bioplastiche a base vegetale

MILANO – Ecco un nuovo metodo per riciclare le bioplastiche. I ricercatori delle Università di Birmingham e Bath affermano che attraverso questo nuovo metodo non solo si accelera il processo di riciclaggio delle bioplastiche, ma si può anche creare un nuovo prodotto, un solvente biodegradabile, che può essere venduto per essere utilizzato in un'ampia varietà di settori, compresi i cosmetici e prodotti farmaceutici.

L’utilizzo delle bioplastiche

Le bioplastiche, a base di acido polilattico (PLA), stanno diventando sempre più comuni in prodotti come bicchieri usa e getta, materiali di imballaggio e persino giocattoli per bambini. In genere, una volta raggiunta la fine della loro vita utile, vengono smaltiti in discarica o compostati. Gli scienziati mostrano come la plastica di consumo possa essere scomposta, attraverso un processo chimico, in un solvente vegetale chiamato lattato di metile usando un catalizzatore a base di zinco e metanolo. Il team delle Università di Birmingham e Bath hanno testato questo nuovo metodo su tre diversi prodotti PLA: una tazza usa e getta, alcuni rifiuti della stampante 3D e un giocattolo per bambini. La tazza è stata facilmente convertita in lattato di metile a temperature basse, la plastica più voluminosa anche, ma temperature più elevate.

Le dichiarazioni degli scienziati

Commentando i risultati, Luis Román-Ramírez della School of Chemical Engineering dell'Università di Birmingham, ha dichiarato: "Siamo stati entusiasti di vedere che era possibile ottenere elevate quantità di solvente indipendentemente dalle caratteristiche dei campioni a causa di coloranti, additivi, dimensioni e persino peso molecolare." Il principale ricercatore, il professor Joe Wood dell'Università di Birmingham, ha aggiunto: "Il processo che abbiamo progettato ha un potenziale reale per contribuire agli sforzi in corso per ridurre la quantità di plastica che va in discarica o che viene incenerita creando nuovi preziosi prodotti dai rifiuti. La nostra tecnica suddivide le materie plastiche nei loro blocchi chimici prima di "ricostruirle" in un nuovo prodotto, in modo da poter garantire che il nuovo prodotto sia di qualità sufficientemente elevata per essere utilizzato in altri prodotti e processi."

di Salvatore Galeone

Source: Adobe Stock

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