Lo spiega uno studio della University of East London
MILANO – Terminate le vacanze estive ognuno torna ai suoi impegni. Dall’ufficio alla scuola la vita riprende la sua quotidianità. E proprio per i genitori arrivano buone notizie sul fronte del ritorno a scuola dei propri figli. Uno studio scientifico ha spiegato come una corretta idratazione influenza positivamente le capacità cognitive dei più piccoli.
LO STUDIO – Alcuni ricercatori della University of East London, coordinati dalla Dr Caroline Edmonds, hanno esaminato gli effetti dell'acqua sulle prestazioni di quasi 60 ragazzi e ragazze di età compresa tra i sette e i nove anni. A metà di loro è stato dato da bere un bicchiere da 250 ml di acqua e, 20 minuti dopo, entrambi i gruppi – chi ha bevuto e chi no – sono stati sottoposti a una serie di test. Uno di questi era volto a valutare l’attenzione visiva e la memoria e ha invitato a individuare le differenze tra due vignette. Chi si era idratato ha ottenuto una performance migliore del 34% rispetto ai bambini che non avevano bevuto. Su una versione più difficile dello stesso test i bambini che si erano idratati hanno ottenuto invece il 23% in più mentre, su un test in cui si dovevano scorrere alcune lettere in sequenza, hanno avuto una performance migliore dell’11%.
L’IMPORTANZA DELL’ACQUA – La dottoressa Caroline Edmonds ha commentato: “I bambini che hanno bevuto acqua hanno eseguito in maniera migliore su una serie di compiti. I nostri risultati suggeriscono che il consumo di acqua ha effetti benefici sulle performance cognitive nei bambini. Questo perché l’acqua migliora il flusso di informazioni tra le cellule cerebrali.
28 agosto 2014