BOLOGNA – Ore passate dietro a una scrivania, spesso in posizioni scorrette e facendo poco movimento – soprattutto poche scale – possono nascondere insidie e penalizzare la circolazione del sangue.
E alcuni effetti di questi problemi possono essere anche cefalee, stanchezza e batticuore: fastidi che possono anche compromettere la brillantezza a lavoro.
Il prof. Claudio Borghi, Direttore Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio ed esperto in rischi cardiovascolari all’Università di Bologna, spiega rischi, categorie più sensibili e rimedi da opporre ai “problemi circolatori da scrivania”.
In che modo il lavoro da scrivania può causare problemi circolatori?
La sedentarietà ha un impatto negativo sulla pressione, su colesterolo e trigliceridi, sui livelli di glicemia.
Tutti questi elementi sono da considerare tra i fattori di rischio della malattia arteriosclerotica, che causa lo sviluppo di placche nella parete delle nostre arterie e che è la base per lo sviluppo clinico delle malattie cardiovascolari.
Ci sono persone più a rischio di altre?
Il profilo di rischio dei diversi individui è assai variabile e dipende dalla combinazione di alcuni aspetti genetici (es. familiarità per le malattie cardiovascolari), aspetti legati allo stile di vita, come quelli descritti in precedenza, ed aspetti legati alla presenza evidente di forme iniziali o conclamate dei principali fattori di rischio cardiovascolare e cioè ipertensione arteriosa, dislipidemie e diabete.
Tutti questi elementi variamente combinati definiscono il nostro profilo di rischio cardiovascolare, che in alcuni casi è superiore alla norma e necessita strategie di prevenzione più efficaci.
Quali sono, quindi, i campanelli di allarme?
I campanelli di allarme possono essere molti e nessuno. In generale la presenza di fattori di rischio non si associa ad allarmi specifici che ne possano permettere la identificazione.
Tuttavia, la comparsa di una inspiegabile cefalea, di un senso di "testa vuota", di una sensazione di batticuore o di stanchezza e facile affaticabilità, potrebbero associarsi ad un aumento della pressione mentre un aumento della diuresi e una sensazione di sete eccessiva possono rappresentare i segni associati ad un aumento eccessivo della glicemia.
Quali sono i suoi consigli per chi lavora alla scrivania per lunghe ore?
Chi svolge una vita sedentaria dovrebbe cercare di muoversi maggiormente nel tempo libero, cercare di camminare per andare al lavoro, magari lasciando l’auto a distanza dal luogo di lavoro.
Un consiglio efficace è quello di cercare di salire e scendere le scale e di adottare una dieta ricca di frutta e verdura, riducendo il numero di calorie per limitare gli effetti della scarsa attività fisica sul peso corporeo.
In che modo i sali minerali e una corretta idratazione aiutano in questo senso?
I sali minerali mantengono una adeguata idratazione dei tessuti, favoriscono il corretto funzionamento dei reni, impediscono l’attivazione di meccanismi neuro-ormonali in grado di agire come co-fattore di rischio unitamente a quelli descritti in precedenza.
Ci sono delle acque minerali specifiche che favoriscono la circolazione cardiovascolare?
Ideali a livello cardiovascolare appaiono le acque minerali equilibrate in contenuto di sodio e potassio e dotate di una intrinseca attività diuretica, che favorisce il controllo pressorio e la distribuzione equilibrata dei suoi componenti fuori e dentro le cellule dei vari tessuti ed organi.
di Salvatore Galeone
11 maggio 2018