MILANO - Dopo il woga la nuova tendenza dell’estate 2017 è il Float Fit, l’allenamento che porta il fitness in acqua. Si, perché il Float Fit si pratica sugli Acquabase, innovative basi fluttuanti (molto simili a tavole da surf) ideati da Leila Francis Coleman e Tom Whelan. Velista lei e giocatore di rugby lui, entrambi appassionati di “fitness all’avanguardia”, qualche anno fa ebbero l’idea di trasportare in acqua il classico allenamento da tappetino. A vedere del potenziale nella “folle idea” della coppia è stata l’azienda britannica Aquaphysical che, già nel 2015, ha brevettato e lanciato le geniali tavole galleggianti che hanno riscosso successo solo un anno dopo, grazie ad un video di una lezione postato da un privato e diventato presto virale.
Dal tappetino al Float Fit
Costruiti con un tessuto ad altissima resistenza, un PVC simile a quello usato dalle aziende militari, i Float Fit sono disegnati con un innovativo sistema di ancoraggio che ne implementa la stabilità e le rende molto simili (per rigidità) alle tavole da surf. Proprio per questa caratteristica, i Float Fit sono praticamente adatti a qualsiasi tipo di workout tipicamente praticati sui tappetini della palestra. Dagli affondi agli squat, dall’isometria al burpees, passando per lo yoga e il pilates, non ci sono regole se non una: divertirsi e (magari) non cadere in acqua.
Equilibrio e divertimento
Nessun costume, l’allenamento Float Fit si fa con il tradizionale abbigliamento da palestra perché lo scopo è proprio quello di non “bagnarsi”. Questo innovativo training, infatti, ai classici esercizi aggiunge un nuovo elemento: l’equilibrio. La necessità di mantenere sempre il controllo del proprio baricentro, per riuscire nella faticosa impresa di restare “a galla”, richiede abilità, resistenza fisica, flessibilità e (ovviamente) concentrazione. Il risultato? Un corpo tonificato, soprattutto nella parte addominale, in soli 30 minuti di workout. Si, perché ogni lezione (della durata di circa 30 minuti) permette di bruciare fino a 800 calorie.
di Cristina Neve
19 aprile 2017