Inaugurato a Napoli il Museo dell’Acqua

Inaugurato a Napoli il Museo dell’Acqua

Un nuovo e straordinario spazio museale è stato creato nel centro storico della città partenopea, a 35 metri di profondità

MILANO – Per un viaggio sull’acqua non occorre andare fino alla valle austriaca del Danubio, perché anche la città di Napoli ha il suo Museo dell’Acqua. È stato inaugurato nei giorni scorsi, alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, del direttore generale di ABC (Acqua Bene Comune) Napoli Alfredo Pennarola e del direttore dell’Archivio di Stato Candida Carrino, il percorso museale che si snoda sotto il livello del suolo, nei pressi della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, già sito Unesco.

Cisterne e piscine di epoca romana

Si tratta di un museo unico ed insolito quello ricreato nei pressi del centro storico della città partenopea, al quale si accede attraverso un “ascensore archeologico” che scende tra le pareti di tufo fino a 35 metri per arrivare al “decumano maggiore”, dove fino al VI secolo d.C. esisteva un tempio dedicato a Diana. Da qui è possibile ammirare le antiche cisterne con graffiti e mosaici di epoca romana.

In particolare, il visitatore può accedere alle cisterne dell’Acquedotto Bolla: la cosiddetta “Cisterna dell’anguilla”, la più piccola delle due, e la “Sala delle Onde”, detta anche la Piscina del Principe poiché si trova esattamente sotto il Palazzo del Principe Gaetano Filangieri d’Arianello. Larga dieci metri, lunga venti per più di cinque di profondità, la Sala delle Onde ha una capacità di 400 metri cubi d’acqua. Tra le antiche cisterne dell’Acquedotto della Bolla è possibile osservare anche antichi pezzi idraulici della rete postbellica dell’acquedotto napoletano, oltre a pannelli multimediali e interattivi, infografiche e installazioni utili a illustrare la storia dell’acquedotto del Serino.

Il percorso sotterraneo

Il Museo dell’Acqua di Napoli ha come protagonista, in questa prima fase del progetto, l’Acqua del Serino e il suo straordinario acquedotto, nato tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900. In esposizione a 35 metri sotto il livello del suolo è possibile ammirare i disegni originali disegnati su seta, risalenti al 1881 dell’Acquedotto del Serino, conservati finora dall’ABC Napoli nel suo Archivio Storico.

Il percorso sotterraneo, lungo circa un chilometro, è arricchito da giochi di luci, suoni rilassanti e pannelli multimediali interattivi che illustrano la storia dell’Acquedotto. Con il tempo e, grazie alla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il percorso si arricchirà di reperti tematici presi dai depositi come antichi dispositivi idraulici, ceramiche e pezzi di statue romane dell’epoca.

Di Rossella Digiacomo

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