MILANO – Un giovane visionario grazie al finanziamento della politica di coesione sull’asse ricerca e competitività è riuscito a portare avanti un progetto di ricerca capace di limitare lo spreco di acqua nelle coltivazioni orto-frutticole. Pierluigi Milone, tra i soci fondatori della start up Agromics specializzata in soluzioni digitali per l’agricoltura e per l’ambiente, ha ideato il progetto H2Agro. Finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione. Il progetto potrebbe portare alla riduzione dello spreco di una risorsa preziosa come l’acqua, con relativi benefici sia per l’ambiente sia per le aziende produttrici dal punto di vista economico.
Acqua, bene primario da tutelare
In un’intervista Pierluigi Milone spiega come è nata la giovane start up da lui co-fondata. “Agromics nasce dalla collaborazione di esperti di problematiche diverse legate al mondo dell’agricoltura che si ritrovano insieme per un progetto nazionale che ha come obiettivo individuare tecnologie e soluzioni innovative per il mercato dell’agroalimentare. H2Agro è un laboratorio di sperimentazione che ha come obiettivo risolvere il problema del risparmio idrico. L’acqua è un bene primario fortemente richiesto da tutti che deve essere tutelato, sia a livello qualitativo che quantitativo.
Benefici ambientali ed economici
Lavorando con delle aziende del settore ortofrutticolo che utilizzano tanta acqua per le irrigazioni, Milone ed i suoi soci si sono posti l’obiettivo di trovare soluzioni che permettessero loro di introdurre modalità nuove per risparmiare sia per un problema ambientale, sia per un problema di costi, nel tempo aumentati. “Molto spesso nelle zone ricche di acqua, il costo di accesso alla risorsa non è elevato e quindi si tende ad abusarne. Con H2Agro si ottiene un risparmio dal lato dei costi ed una migliore espressione produttiva da parte delle piante: il giusto quantitativo di acqua permette di combinare sia il livello produttivo in termini di quantità sia il livello qualitativo.”
Il finanziamento del fondo FESR
Agromics è una start up che si poggia sulle spalle degli individui che ci lavorano, anche in termini finanziari. Milone racconta come il finanziamento del fondo FESR sia decisivo per il buon esito del progetto. “Ottenere un aiuto abbatte i costi nella fase sperimentale-pilota, cruciale per le aziende di start up: non tutte le prove pilota è detto che vadano a buon fine. Una parte dei prototipi su cui stiamo lavorando è caratterizzata da insuccessi, tutti costi che ricadono sui soggetti che partecipano alla start up. Grazie all’intervento pubblico è possibile ammortizzare questi costi.” Una volta terminata la fase di sperimentazione e affinati i prototipi, sarà possibile procedere all’industrializzazione degli stessi su scala nazionale.
di Salvatore Galeone
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