MILANO – Vincere la simbolica “coppa della sostenibilità” insieme alla propria squadra raggiungendo lo stadio coi mezzi pubblici o in bici, consumando cibo vegano e facendo la raccolta differenziata. È quanto la squadra di calcio del Tottenham ha chiesto ai suoi tifosi e a quelli ospiti in vista della sfida col Chelsea in programma domenica 19 settembre. Il derby di Londra sarà così la prima grande partita "net zero" al mondo, ovvero in cui le emissioni di carbonio saranno ridotte al minimo e compensate. L’iniziativa, chiamata "Game Zero", è organizzata a un mese e mezzo di distanza dal vertice annuale sul clima delle Nazioni Unite, la Cop26, che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre.
Il buon esempio dei calciatori
I primi a dare l’esempio ai loro tifosi saranno i calciatori degli “Spurs”: tutti gli atleti si muoveranno in maniera sostenibile. Inoltre, in vista del derby del 19 settembre le due squadre che arriveranno allo stadio su bus alimentati con biocarburante. Il club, dopo aver intensificato la rete dei trasporti, ha calcolato che ormai solo il 23% dei propri tifosi raggiunge lo stadio in macchina. Così i tifosi sono stati incoraggiati a fare ancora meglio, oppure a muoversi in bicicletta dopo aver previsto altri 180 parcheggi sicuri.
"Vogliamo bene al nostro pianeta – ha affermato il presidente del Tottenham Daniel Levy - e non vediamo l'ora di mostrare la il grande numero di misure sostenibili che sono in atto e di incoraggiare i nostri fan a intraprendere azioni semplici che possono fare una grande differenza".
La sostenibilità alimentare
Ma il concetto di sostenibilità riguarda anche la sfera alimentare: durante il match sugli spalti sarà proposto tra i vari menù anche uno a base di verdure, e una volta finito di mangiare sarà importante differenziare nel modo corretto i rifiuti. Come da programma "net zero", le emissioni rimanenti dovranno essere compensate. Così i londinesi, insieme a Sky Uk che è partner dell'iniziativa, hanno assicurato che pianteranno nuovi alberi vicino allo stadio, sosterranno una riforestazione nell'Africa orientale e si adopereranno per nuovi boschi nel Regno Unito.
Tottenham: il club più “green”
La scorsa stagione il Tottenham era stato nominato da uno studio sostenuto dalle Nazioni Unite il “club più green della Premier League” per via delle molte misure prese negli anni che garantiscono sostenibilità e basso impatto ambientale. Alcune delle quali erano l'utilizzo di energie rinnovabili, efficienza energetica, trasporto sostenibile per staff e tifosi e gestione rifiuti.
L’impegno degli Spurs questa stagione verso la “net zero” è cominciato in occasione della prima giornata di Premier, durante la sfida del 15 agosto contro il Manchester City. Quel giorno il Tottenham ha ospitato una società di analisi per monitorare i livelli delle emissioni e di energia consumata prima, durante e dopo la partita, per i viaggi delle due squadre e dei tifosi. Ciò con l’obiettivo di individuare gli sprechi e capire dove intervenire.
Di Salvatore Galeone