I consigli dell’American College of Phisician
MILANO – Bere più di due litri per produrre due litri di urina al giorno riduce significativamente il rischio di avere un calcolo renale. Lo ha spiegato il dott. Robert Centor, presidente dell’American College of Phisician. Secondo uno studio del 2012, più del 10% degli uomini e del 7% delle donne americane svilupperà negli anni a venire un calcolo renale. I ricercatori hanno esaminato i documenti clinici tra il 1948 e il 2014 per formare nuove linee guide nella prevenzione dei calcoli.
I CALCOLI – Il calcolo renale è un ammasso duro fatto di cristalli che si separano dall’urina all’interno delle vie urinarie. In condizioni normali l’urina contiene particolari sostanze chimiche che prevengono o inibiscono la formazione dei cristalli, sembra tuttavia che questi inibitori non funzionino bene in tutte le persone con conseguente sviluppo di calcoli. Se i cristalli rimangono abbastanza piccoli percorreranno le vie urinarie e verranno espulsi dall’organismo insieme all’urina, senza causare problemi.
COSA BERE – L’esperto dell’American College of Phisician suggerisce che occorre ridurre le bibite scure, in particolare quelle zuccherate. Questo perché hanno un alto contenuto di acido fosforico che rende l’urina più acida. Altri studi internazionali spiegano che l’acqua minerale è un’ottima fonte di prevenzione contro i calcoli.In particolare un’acqua minerale ricca di magnesio (337mg/l), calcio (232mg/l) e bicarbonato (338mg/l) ha effetti favorevoli sulla produzione e composizione delle urine e il rischio di cristallizzazione di ossalato di calcio, e favorisce la secrezione urinaria.
aggiornato il 27 novembre 2014