MILANO – Con il nuovo anno che si avvicina, c’è sempre la curiosità di sapere come sarà il futuro. Se lo chiedono tutti, e anche le aziende food non fanno eccezione: insieme alla distribuzione alimentare, infatti, analizzano il mercato e le necessità dei clienti per arrivare a proposte che possano essere funzionali per soddisfare i loro bisogni.
Non è quindi un caso se in questo periodo si vedono fiorire nuovi studi che cercano di prevedere le tendenze che saranno più popolari nel 2024: un report molto interessante è il “Global Food and Drink Trends” proposto da Mintel, una società globale di ricerca che ha provato a tracciare i macro-trend che investiranno in particolare il settore food & beverage.
Da questa attenta analisi sono dunque state rilevate tre grandi influenze che si prevede spopoleranno nei prossimi mesi: queste riflettono le nuove esigenze e necessità della popolazione, e sono strettamente legate alle innovazioni tecnologiche.
La fiducia alla base con il trend “Trust the Process”
Questo primo macro-trend riguarda il tema della fiducia: quest’ultima è di fondamentale importanza per un brand, e questa tendenza la estende anche al processo di produzione alimentare. In questo modo, anche la comunicazione deve adeguarsi, così da poter essere davvero d’aiuto ai consumatori nel prendere decisioni informate su come portare avanti il processo di selezione di cibi e bevande in base ai sistemi di lavorazione utilizzati per crearle.
In base al report di Mintel, quindi, si è notato come nei prossimi anni i sistemi di elaborazione e di processo diventeranno fattori sempre più rilevanti nel processo di scelta del consumatore per selezionare un determinato prodotto. Infatti, soprattutto quando si parla di forme di lavorazione molto particolari, oppure ingredienti poco conosciuti - come, ad esempio, la farina macinata a pietra oppure l’olio ottenuto dalla spremitura a freddo - viene stuzzicata la curiosità del potenziale acquirente, che potrebbe avere il desiderio di approfondire le tecniche utilizzate: così facendo, una comunicazione chiara diventa fondamentale per informare al meglio i consumatori sulla produzione di cibi e bevande.
“Age Reframed”, un nuovo sguardo all’invecchiamento
Il secondo trend emerso riguarda il tema dell’età: si prevede, infatti, che l’opinione sull’invecchiamento verrà ridefinita e ci si concentrerà maggiormente sulla prevenzione e sul mantenimento della salute. Il nuovo focus per le società che invecchiano sarà dunque rivolto verso l’allungare il più possibile una vita sana, senza negare lo scorrere del tempo.
Viene quindi evidenziata l’importanza dello sviluppo di prodotti innovativi, che possano prevenire alcune malattie, come ad esempio forme di artrite e dolori reumatici, ma anche cibi potenziati che possano dare maggiore energia e proposte alimentari che favoriscano il buon sonno ed il rilassamento.
L’“Eating Optimised” guarda alla comodità
L’ultima tendenza prende il nome di “Eating Optimised”, e si basa sulla comodità e facilità d’uso del prodotto. La tecnologia in questo campo avrà un ruolo chiave, in quanto sarà fondamentale per facilitare la pianificazione, organizzazione ed acquisto di cibo, oltre che essere utilissima per la gestione dei pasti.
Questo trend avrà sicuramente uno sviluppo a lungo termine, soprattutto se si considera il veloce evolversi dell’intelligenza artificiale. L’introduzione di quest’ultima in questo campo, infatti, potrebbe rappresentare una svolta: sarebbe una valida alleata nell’immagazzinare suggerimenti da parte dei clienti per migliorare sempre di più la qualità delle proposte di prodotto.
Il prossimo anno sarà dunque all’insegna dell’innovazione, e vedrà un costante aumento dell’interesse dei consumatori circa l’origine dei cibi acquistati: la consapevolezza dei processi di lavorazione utilizzati per la preparazione degli alimenti è quindi una tendenza che andrà ad intensificarsi sempre di più negli anni futuri.
Di Sara Aimone
