MILANO – Gli amanti del mare e della natura l’hanno sempre saputo ma oggi c’è anche una ricerca scientifica a confermare che vivere in prossimità dell’acqua aiuta a ridurre il disagio psicologico. Non solo vacanze rilassanti dunque. Come riporta il Chicago Tribune, a Wellington, in Nuova Zelanda, alcuni scienziati della Michigan State University hanno studiato alcuni residenti che hanno vissuto in quartieri con vista oceano: il responso è che vivere in queste zone aiuta la salute mentale.
La scoperta
L’intento originale è stato quello di determinare l'effetto della natura su ansia e depressione, in particolare nelle aree urbane dove c'è meno bellezza naturale. Utilizzando i dati del New Zealand Health Survey, i ricercatori sono stati in grado di confrontare le statistiche sulla salute mentale della gente residente in zone diverse. Quello che hanno scoperto è che non c’era alcun effetto significativo per chi vive in zone boschive e che, al contrario, i maggiori effetti sull’attenuazione del disagio psicologico si sono riscontrati in chi vive in luoghi con vista mare.
C’è acqua e acqua
Il prossimo passo dello studio, hanno detto gli autori, è capire se esiste una differenza sul “tipo di acqua” che si osserva. Le Hawaii sono state classificate come lo Stato americano dove si vive meglio, un paradiso in pieno oceano. Ma chi vive in prossimità dei laghi? L’interesse dei ricercatori è verificare se esistono stimoli sensoriali differenti tra il suono delle onde e l’odore dell’aria e quindi reazioni diverse sul benessere psicologico. Gli esperti ritendono che queste scoperte potrebbero aiutare a identificare alcuni modi concreti per contribuire a trattare la malattia mentale.
di Alessandro Conte