MILANO – Non è un mistero che la disidratazione abbia degli effetti negativi sul nostro corpo. Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista European Journal of Nutrition sembra dimostrare che la disidratazione, anche lieve, è associata ad un alto rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Lo studio su idratazione e malattie cardiovascolari
Un team internazionale di ricercatori è arrivato a questa conclusione valutando lo stato di idratazione e la dilatazione flusso-mediata (FMD) di giovani maschi sani. Nella prima parte dell’esperimento che ha portato ad evidenziare questi dati, è stato analizzato lo status fisico delle persone che presentavano le giuste quantità di liquidi nel corpo. In seguito i partecipanti sono stati sottoposti ad un’ora e mezza di esercizi a bassa intensità per perdere abbastanza acqua in modo da indurre la disidratazione. Le analisi hanno dimostrato che quando il grado di disidratazione era inferiore al 2%, la compromissione endoteliale era relativamente significativa. Gli autori dello studio hanno affermato che un piccolo grado di disidratazione indotta da esercizio fisico moderato, ha compromesso in modo significativo la funzione endoteliale, sostenendo che la disidratazione può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Il parere dell’esperto
“Tutti noi possiamo essere leggermente disidratati senza saperlo – ha detto Stavros Kavouras professore associato della University of Arkansas - Quando le persone iniziano a sentire sete si verificano i primi cambiamenti che portano alla compromissione della funzione endoteliale”. Il prossimo passo degli scienziati sarà quello di studiare gli effetti sui maschi e sulle femmine dalla salute cardiovascolare già compromessa, come quelli affetti da diabete e malattie come l’ipertensione.
di Alessandro Conte