MILANO – Con il graduale allentamento delle misure restrittive dovute al Covid-19, finalmente è possibile tornare a fare passeggiate in bicicletta e svolgere attività sportiva all’aria aperta. È bene, comunque, ricordare alcune semplici regole per non andare incontro ad uno dei rischi dovuti all’attività fisica all’aperto: la disidratazione. Per questo motivo abbiamo chiesto al dottor Alvise Cavaliere, Biologo Nutrizionista dell'Ordine Nazionale dei Biologi, i consigli per una corretta idratazione durante una passeggiata in bici o una corsa al parco.
Quanta acqua bere al giorno
Quanta acqua bere al giorno? Secondo il dottor Cavaliere, occorre partire da alcune regole generali che valgono sempre. “La formula base per scoprire quanta acqua bere durante il giorno dice: 30 ml x kg di peso corporeo = ml al giorno. È consigliabile bere l’equivalente di un bicchiere da 50 ml ogni 20 minuti. Se però si svolge un’attività all’aperto particolarmente intensa e si è esposti ad una forte sudorazione, è auspicabile che si bevano acque ricche di sali minerali, specie se l’attività dura più di un’ora.”
Prevenire i rischi della disidratazione
In bici come a piedi, sia per una passeggiata di piacere che per allenamento, è importante bere. “Il ragionamento è sempre lo stesso – prosegue il dottor Cavaliere - il corpo, quando va in disidratazione, cala le sue performance. Se manca acqua nell’organismo, i capillari non si aprono e quindi il sangue non riesce ad ossigenare tutti i muscoli. Ecco perché è sempre importante mantenere un buon livello di idratazione, anche a livello prestazionale.”
Disidratazione: le differenze di età e sesso
I sintomi di disidratazione e i rischi associati, non sono uguali per tutti: possono cambiare in base al sesso. “Il maschio generalmente svolge attività più intense, e quindi deve bere di più. La femmina può soffrire più il caldo, ma pesando meno è portata a bere di meno in proporzione al proprio peso corporeo.” Anche per i più piccoli che svolgono attività all’aria aperta è importante idratarsi. “Di solito il bambino tende a giocare e si ricorda di bere solo quando gli viene sete. Sarebbe bene ogni tanto che durante il gioco i più piccoli si fermino un attimo per idratarsi.” Stesso discorso per le persone in età avanzata. “Abbiamo dei sensori nel nostro organismo che intercettano quando il corpo sta andando incontro alla disidratazione. Questi recettori, con il tempo, nell’anziano funzionano meno bene, per cui è più facile per loro andare in disidratazione prima di accorgersene. Per questo motivo è importante che le persone in età avanzata bevano seguendo le regole base, ancor prima che loro avvertano lo stimolo della sete.”
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Bere costantemente
Un altro errore diffuso è quello di bere in un'unica volta. “Se una persona si abitua ad essere disidratata, il suo organismo di conseguenza si adatta ma, quando riceve lo stimolo della mancanza di acqua, inizia in qual momento ad assumere una considerevole quantità di acqua. Ma bere tanto e solo in particolari momenti della giornata stimola la diuresi e non idrata correttamente l’organismo.” “La corretta idratazione o il suo recupero – conclude il dottor Cavaliere - avviene tramite somministrazioni di mezzo bicchiere d’acqua due volte all’ora, al fine di raggiungere nel corso della giornata il quantitativo richiesto dal proprio organismo.”
Di Salvatore Galeone
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