Davide De Ceglie Spiega l’Importanza dell’Idratazione nello Sport – In a Bottle

L’importanza dell’idratazione nello sport, le sfide presenti e future dell’atleta Davide De Ceglie

Il campione italiano del nuoto pinnato parla di idratazione e di sport agonistico

MILANO – L’idratazione aiuta a limitare i rischi legati alla rigidità dei muscoli. Parola di Davide De Ceglie, l’atleta bolognese specialista di livello mondiale del nuoto pinnato di fondo con monopinna, disciplina nella quale si è laureato campione del mondo per 3 volte. Appena rientrato dai Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia svoltisi in Grecia, il nuotatore bolognese è pronto a partire per la Russia con l’ obiettivo di qualificarsi  per i Campionati del mondo indoor. In questa intervista, De Ceglie racconta com’è nata la passione per il mondo dello sport e per l’acqua, le soddisfazioni raggiunte e i suoi studi universitari.

L’intervista a De Ceglie sul nuoto pinnato

Quando nasce la tua passione per l’acqua e per lo sport?

Ho iniziato a fare nuoto pinnato all’età di 10 anni, prima facevo il nuoto che noi chiamiamo “puro”, da esordiente ogni tanto mi cimentavo in gare di nuoto pinnato. Durante gli allenamenti rimanevo affascinato nell’osservare i miei “colleghi” sfrecciare con la monopinna, da lì ho deciso che quella sarebbe stata la mia disciplina. La passione per l’acqua è stata trasmessa dai miei genitori, entrambi subacquei. Fin da piccolo venivo portato in barca insieme a loro, li vedevo scendere per fare immersioni. Sono stato messo subito in acqua. La cosa più bella che mi ricordo è stata quando a 5 anni mio padre mi prese sottobraccio e mi porto sott’acqua a 5 metri con l’erogatore in bocca, fu un’esperienza indimenticabile.

Quanto è importante l’idratazione nello sport?

Molti pensano che facendo sport in acqua non si sudi. Cosa assolutamente non vera. Il corpo si surriscalda e, anche se non ce ne accorgiamo, rilasciamo liquidi proprio come se fossimo sulla terra ferma. A livello agonistico, soprattutto per quanto riguarda la mia specialità sportiva, ovvero le distanze lunghe, l’idratazione è molto importante, in quanto bisogna provare a mantenere livelli di “Sali” all’interno del corpo abbastanza elevati, in modo da non avere crampi durante gli allenamenti o durante le gare. Soprattutto nel periodo in cui le temperature sono maggiormente elevate, o durante le competizioni. Infatti, complice anche la tensione e la concentrazione, si suda di più. Rimanendo perfettamente idratati si limitano rischi legati alla rigidità dei muscoli.

Qual è  il riconoscimento di cui vai più fiero?

Il premio che ricordo con più piacere è stato la medaglia d’oro al valore atletico ricevuta dal CONI, dopo aver vinto la medaglia d’oro ai campionati del mondo. Quella è stata la cerimonia più bella e che ricordo con più piacere.

Sei anche studente di Scienze Motorie, quanto è toccato in aula l’argomento “idratazione”?

Se ne parla durante le lezioni di nutrizione, ma generalmente il focus è sull’alimentazione, su ciò che si mangia. L’idratazione è un argomento marginale ma molto importante, soprattutto per noi sportivi. I liquidi, anche semplicemente l’acqua, è l’unica cosa che si può assimilare prima e durante le gare. Molti atleti impreparati sottovalutano questo aspetto, e si presentano a bordo vasca senza bottiglie.

Quali sono stati ultimi impegni agonistici?

Sono rientrato a settembre dai Giochi del Mediterraneo, giunti alla seconda edizione che si è svolta a Patrasso, in Grecia, dove ho vinto 2 medaglie d’oro: una nella quattro chilometri individuale in acque libere, l’altra nella staffetta 4 per 2 chilometri in acque libere ed una medaglia di bronzo nella 200 metri in piscina. Questa la gara più recente, ma ho ripreso subito gli allenamenti qui in Italia, in vista della finale di Coppa del mondo che si terrà dal 6 all’8 dicembre in Polonia in piscina. Sono in fase di preparazione per affrontare al meglio questa prossima sfida.

Quali i traguardi da raggiungere nel corso dei prossimi anni?

Sicuramente tra gli obiettivi a breve termine, ho la qualificazione per i Campionati del mondo in vasca, che si terrà a Tomsk, in Russia, i primi di luglio. Poi i le qualificazioni per i Campionati del mondo in acque libere che si svolgeranno a settembre nell’isola di San Andres, in Colombia. Questi sono i due obiettivi principali a cui aggiungo quello di  riuscire a laurearmi. Più a lungo termine,  ho  intenzione di proseguire la mia carriera agonistica, fino a quando riuscirò ad ottenere risultati interessanti. Conclusa la carriera cercherò di rimanere all’interno del mondo “acquatico” del nuoto, come allenatore e preparatore atletico. Sono anche all’interno delle Fiamme oro di Polizia, mi piacerebbe in futuro lavorare anche come Poliziotto a tutti gli effetti.

di Michael Dones

Source: Pietro Ballardini

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