MILANO – “In un momento in cui nel mondo si costruiscono muri, noi li abbiamo abbattuti”. E’ l’orgogliosa affermazione con cui lo chef Massimo Bottura ha presentato, nel corso del S.Pellegrino Young Chef 2018, la clip del progetto Food for Soul, un progetto culturale che ha come obiettivo la lotta allo spreco alimentare.
I refettori
Con l’aiuto di diversi partner, vengono recuperati e rinnovati spazi dimenticati per trasformarli in mense comunitarie aperte dal lunedì al venerdì, in cui individui e famiglie in condizioni di vulnerabilità sociale possano sentirsi accolti, e dove la comunità locale possa riscoprire il valore dei luoghi abbandonati e il potenziale delle eccedenze alimentari.
L’anima del progetto sono dunque i refettori, dove i volontari – gli eroi del progetto come li ha definiti Bottura, tornato con la sua Osteria Francescana sul tetto della ristorazione mondiale – trasformano ingredienti di scarto in pranzi deliziosi e salutari. Diversi sono gli chef che hanno il piacere di essere in Food for Soul. Ha raccontato Bottura: “abbiamo condiviso un’idea, questo tipo di progetto, e tutti insieme stiamo facendo la differenza”.
Da spreco a pietanza
I pasti sono preparati a partire da eccedenze alimentari che altrimenti verrebbero gettate via. Mercati, supermercati, produttori e fornitori donano cibo di qualità perfettamente commestibile, che viene trasformato in menù di tre portate con un equilibrato contenuto nutritivo. L’obiettivo è di rivelare il potenziale degli ingredienti in ogni fase della loro vita. Banane annerite, pomodori troppo maturi e pane raffermo sono reintrodotti nella catena alimentare, con un valore aggiunto.
di Prisca Peroni
9 luglio 2018