MILANO – “Dovremmo diffondere molto di più la conoscenza dei nostri tesori culinari”. E’ questo il pensiero di Giada Bellegotti, responsabile di Eatitmilano.it, un blog nato in preda ad un attacco di fame afferma la blogger culinaria, che vede in Expo 2015 un’occasione unica per il nostro paese di valorizzare la cucina italiana nel mondo.
Come nasce Eatitmilano.it e di cosa si occupa?
Eat it! Milano nasce sostanzialmente da un'esigenza. Cinque anni fa lavoravo fino alle 10 di sera, e a fine giornata non sapevo mai dove andare a cenare (casa si trovava a un'ora di distanza). Cercavo recensioni di ristoranti sul web, ma non sempre rimanevo soddisfatta delle risposte che trovavo. E così mi sono detta: “Sai che c'è? Ora le recensioni le faccio io. Magari possono tornare utili a qualcuno nella mia stessa situazione”. Così è iniziato tutto. Alla sezione recensioni, poi, ho deciso di aggiungere le ricette (aggiornare costantemente un blog di recensioni è piuttosto dispendioso...), per offrire più contenuti ai lettori, infine ho iniziato di parlare delle tante belle iniziative che ruotano intorno al food su Milano. Ora c'è in ballo un bel restyling del blog, il nuovo logo è già pronto. Tocca aspettare di avere un po' di tempo a disposizione per metterci mano, però...
Come viene percepita all’estero la cucina italiana?
Sono appena tornata da un bel viaggio tra Giappone e America e posso dire con franchezza che all'estero tutti impazziscono per la nostra cucina. Cercano di imitare i nostri piatti in ogni modo. Peccato che il risultato finale poi sia sempre piuttosto deludente... Dovremmo diffondere molto di più la conoscenza dei nostri tesori culinari o continuerà a passare il messaggio che il chorizo è un salame italiano.
Quali sono le tre cose che identificano la tavola di qualità?
Ingredienti selezionati con cura, conoscenza e passione.
Dal tuo punto di vista, Expo sta valorizzando ancora di più le eccellenze della nostra tavola?
Expo è l'occasione giusta per far conoscere davvero i nostri gioielli culinari ai turisti. Spero che i ristoratori e le aziende enogastronomiche stiano cogliendo l'occasione per lavorare bene, è il momento giusto, questo, per far vedere chi siamo e cosa abbiamo da offrire.
Parlando di Expo, pensi che gli italiani stiano acquisendo ancora più consapevolezza sui temi della corretta nutrizione?
C'è ancora tanto da fare, ma qualcosa si muove. Purtroppo non è facile far passare il concetto che mangiare tanto e bene spendendo pochissimo è pressoché impossibile. Spesso ha più importanza la quantità che la qualità, ma perlomeno adesso in tanti parlano di cibo (forse anche troppo): è un buon inizio.
di Redazione