BOLOGNA – In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, Earth Day Italia ha assegnato il premio Reporter per la Terra 2017. Il riconoscimento, giunto alla sua terza edizione, ha aperto #All4thegreen, una rassegna di eventi per riflettere sulle delicate questioni ambientali – fra tutte, a maggior ragione dopo il passo indietro degli Usa, quella del climate change – che precede l’apertura del G7 Ambiente dell’11 e 12 giugno. A trionfare, quest’anno, la redazione Prometeo di AdnKronos, da anni impegnata nell’informare in maniera puntuale e approfondita il tema ambiente raccontandolo in diverse chiavi di lettura: innovazione, tendenze, best cases. In un’intervista tripla, dunque, abbiamo voluto interpellare le giornaliste Stefania Marignetti, Loredana Errico e Francesca Romano fresche vincitrici di questo prestigioso riconoscimento.
Il premio è un riconoscimento a un impegno che la vostra redazione porta avanti da tempo. Come e perché è nata Prometeo?
Prometeo nasce nel 2009 da un’intuizione editoriale per creare uno spazio di approfondimento dedicato all’economia circolare, alla responsabilità sociale d’impresa e ai green jobs. L'idea era favorire, attraverso il 'racconto' dei fatti, la conoscenza delle diverse facce della sostenibilità (ambiente, economia e società), raccontando contraddizioni e fallimenti ma anche casi di successo e le nuove tecnologie che rendono più green la vita di ogni giorno.
Cosa si prova a essere Reporter per la Terra?
E' una bella soddisfazione. Siamo contente soprattutto perché è stato premiato il lavoro di gruppo e l'interesse per l'approfondimento e la ricerca della redazione. E' professionalmente molto stimolante potersi dedicare ad argomenti purtroppo ancora di nicchia eppure di grandissima attualità e dagli importanti risvolti economici e di sviluppo.
Quanto è difficile fare oggi informazione e rendere accessibile al grande pubblico tematiche delicate come l’ambiente?
L'ambiente e la sostenibilità fanno sempre più notizia, anche se spesso collegate solo alle emergenze. Le notizie oggi viaggiano anche sui social network e sono sempre più accessibili. La vera sfida, dunque, è tenere alta l'attenzione su un flusso di notizie da fonti autorevoli e qualificate evitando fuorvianti semplificazioni.
Dal vostro punto di vista privilegiato, quanta consapevolezza c’è negli italiani sui rischi ambientali e sulle opportunità che potrebbero nascere dall’adozione di pratiche più responsabili?
Dai centri di ricerca arrivano segnali incoraggianti sulla consapevolezza degli italiani sui rischi ambientali e sull'importanza di rivedere gli stili di vita ma arriva anche l'indicazione che c'è ancora molto lavoro da fare. Basta pensare alla raccolta differenziata dove a fronte di esempi virtuosi, anche oltre la media europea, troviamo anche alcune realtà dove i margini di miglioramento sono decisamente ampi.
Quali sono le prospettive mondiali degli accordi di Parigi sul clima dopo il passo indietro degli Stati Uniti?
La scelta del presidente Usa, Donald Trump, avrà sicuramente delle conseguenze ma il mondo è compatto nel portare avanti gli accordi di Parigi.
di Alessandro Conte
12 giugno 2017