La Dottoressa Maria Gabriella Di Russo, specialista in Idrologia Medica, spiega come evitare il rischio disidratazione quando salgono le temperature
MILANO - Con l'arrivo dell'estate e dei primi caldi il rischio disidratazione si fa sempre più concreto. Per questo è fondamentale mantenere l'organismo costantemente idratato assumendo piccole quantità d'acqua durante tutta la giornata come consiglia la Dottoressa Maria Gabriella Di Russo, specialista in Idrologia Medica e docente del Master Universitario II livello in Medicina Estetica.
Quali sono le cause maggiori della disidratazione della pelle durante l’estate? L’acqua è essenziale per vivere, possiamo sopravvivere settimane senza cibo, ma moriamo in pochi giorni se ci manca l’acqua. La maggior parte delle persone non è ben idratata. All’1% di disidratazione cominciamo ad avere sete e già al 2% le nostre capacità lavorative iniziano a diminuire, al 4% cominciamo a sentirci assonnati, apatici e di cattivo umore, siamo più vulnerabili allo stress e accusiamo senso di nausea. In modo particolare in estate se non beviamo la giusta quantità d’acqua, uno dei primi indicatori molto sensibile oltre che visibile è la pelle: poiché la mancanza di acqua la rende secca e screpolata oltre che più soggetta a grinze, e le patologie cutanee come eczemi o psoriasi, posso peggiorare. La pelle diventa meno elastica, e riduce così la sua funzione protettiva screpolandosi, risulta così, particolarmente sensibile alle aggressioni esterne.
Che rapporto c’è tra la perdita di tono e l’alta temperatura? L'ipertermia o colpo di calore, è un forte aumento della temperatura corporea. È una condizione del corpo che può verificarsi per causa di particolari condizioni climatiche tipiche dell'estate, ovvero alta temperatura dell'aria, alta umidità e prolungata esposizione al sole. Il primo soccorso deve tendere a mantenere le funzioni vitali, importante avere un ambiente arieggiato senza provocare un raffreddamento repentino. Il rischio di shock ipovolemico, dovuto ad una perdita eccessiva di sali, rende indispensabile la richiesta di soccorso medico. Può essere somministrata dell'acqua. La temperatura deve essere abbassata immediatamente. I colpi di calore si possono evitare seguendo alcune precauzioni per evitare il surriscaldamento e la disidratazione. Portare vestiti leggeri e ampi per facilitare la traspirazione, mettere cappelli di colore chiaro e a tesa larga per tenere fresca la testa, evitare di fare lavori pesanti o esercizi fisici durante le ore più calde, evitare gli spazi ristretti. Importante è tenere l'organismo bene idratato, bevendo molto per reintegrare i liquidi persi con la traspirazione. Non ci sono sintomi fisici particolari che indichino uno stato di disidratazione: la sensazione di sete non è un indicatore affidabile, soprattutto nelle persone anziane. Un test molto attendibile dello stato di idratazione dell'organismo è il colore delle urine: più è scuro, più il corpo ha bisogno di acqua. Tè e birra hanno un effetto diuretico, ma apporteranno più liquidi di quanti ne facciano perdere: il caffè espresso, il vino e i superalcolici invece no, e per questo vanno evitati. L'acqua resta di gran lunga la scelta migliore.
Il contatto con la salsedine può avere delle ripercussioni sulla brillantezza della pelle? L’acqua marina è un’ottima alleata dell’epidermide, grazie al sodio, allo zolfo e ad altri elementi in essa contenuti. L’acqua di mare mantiene la pelle idratata, la purifica ed aiuta a combattere disturbi come l’invecchiamento cellulare, la psoriasi e gli eczemi. Al contrario la salsedine sulla pelle la stressa e ne favorisce l’invecchiamento. Solo se mantenuta per poco tempo ha, invece, un delicato potere esfoliante. Pertanto in estate durante le vacanze al mare è molto importante bere acqua meglio se oligominerale, al fine di mantenere ottimale il grado di idratazione della pelle.
Quali sono i soggetti più a rischio disidratazione cutanea? I bambini, le persone anziane e gli sportivi. L'organismo dei bambini è composto da una percentuale di acqua maggiore di quella degli adulti, in particolare nei neonati, poiché più soggetti a gastroenteriti virali. Nelle persone anziane i rischi sono dovuti per lo più a due motivi: in alcuni lo stimolo della sete risulta diminuito altri limitano l'introito di liquidi per timori legati all'incontinenza urinaria. Coloro che praticano sport d’intensità medio-alta sono a rischio a causa della notevole perdita di liquidi che si hanno con la sudorazione.
Come si può tenere idratata correttamente la pelle? Oggi si parla di idratazione “In & Out”: è importante idratare la pelle dall’interno, per via sistemica, con acqua e cibi “idratanti”, quali frutta fresca e verdure crude, e dall’esterno mediante cosmetici da applicare localmente per il mantenimento dell’integrità della barriera cutanea. In linea di massima si consiglia di bere da 1,5 a 2 litri al giorno, inteso come totale di liquidi, ma soprattutto di acqua. L’importante è bere il giusto indispensabile per ciascun “biotipo” di pelle.
Quali sono le funzioni dei sali minerali sulla “rigenerazione cutanea”? Molteplici sono i ruoli dei sali minerali che si trovano in grandi quantità nelle acque da tavola oltre che nella frutta e verdura. Agiscono come leviganti cutanei naturali rendendo la pelle morbida, setosa e luminosa. I sali minerali hanno il compito di regolare, con complicati meccanismi fisiologici, il trasporto di acqua e nutrienti attraverso le membrane cellulari e di ottimizzare l’utilizzo anche di altri principi attivi introdotti con la dieta. Inoltre, a livello dello strato corneo ossia il più superficiale della pelle, il sale allenta i legami che tengono unite le cellule morte superficiali a quelle sottostanti: favorisce cioè l’esfoliazione epidermica, contribuendo a stimolare il rinnovo cellulare e a rendere la pelle luminosa e morbida.
2 agosto 2012