MILANO – Quando lei e altri ragazzi della sua età sono scesi per le strade di Kampala, in Uganda, a raccogliere bottiglie di plastica usate, molte persone pensavano che fosse pazza. Non si rendevano conto che questa giovane donna le avrebbe utilizzato per costruire le basi per una vita migliora. E’ la storia di Nantongo Juliet, 24enne ugandese, che senza un solido accesso all’istruzione ha intrapreso - e invogliato altri ragazzi a seguirla – la strada dell’imprenditoria, se così possiamo definirla. Tutto è nato quasi senza un fine di lungo orizzonte, spiega il portale Development & Cooperation, poi un amico le ha prestato il capitale iniziale per il business nel riciclo.
Il valore del riciclo
Col passare del tempo Nantongo ha iniziato a vendere bottiglie in quantità sempre più crescente a aziende e mini-fabbriche attrezzate per il riciclo. In realtà si trattava di una domanda molto forte, dal momento che questo materiale riciclato viene usato per produrre contenitori utili al confezionamento dei prodotti locali: dall’olio, ai medicinali a base di erbe alle arachidi. Man mano che gli ordini aumentavano Nantongo ha potuto anche assumere 13 giovani provenienti dai quartieri più poveri del villaggio.
Il riciclo migliora la vita
Questa attività ha permesso di migliorare non solo la vita della 24enne e della sua famiglia ma anche del suo villaggio, dal momento che ha dato lavoro e reso il luogo più abitabile. Con i profitti del business ha potuto costruire una casa a Kampala con due camere da letto, dove ha portato i suoi genitori e i suoi fratelli, togliendoli dalla vita negli slums. Seguendo il suo esempio, inoltre, anche un’altra ragazza ugandese, la 25enne Maureen Akurut, ha creato una sua attività partendo dalla raccolta e riciclo dei rifiuti. In questo caso si tratta di un’idea anche creativa, dal momento che Maureen ha iniziato a produrre e commercializzare borse fatte con plastica riciclata.
Ezra Suruma, il cancelliere di Makerere, ha lanciato un appello a ugandesi perché seguano questi esempi e si impegnino nell’innovazione.
di Salvatore Galeone
13 giugno 2016